A gas, a induzione o elettrico: quale piano cottura scegliere

Il piano cottura è senza dubbio l’elettrodomestico più utilizzato in cucina, basti pensare che la sua frequenza media di impiego è di due volte al giorno! Per questo motivo è bene informarsi sulle diverse alternative possibili prima di procedere con l’acquisto. Ne esistono principalmente tre tipologie differenti: a gas, a induzione ed elettrico. Ciascun modello si differenzia per alcune caratteristiche e prerogative: dalle dimensioni al tipo di alimentazione (a gas o ad energia elettrica), dalla presenza o meno della fiamma alla componente estetica, dal materiale con cui è realizzato al costo, dalla facilità di pulizia alla facilità di utilizzo e così via. Dunque, se dovete acquistare questo elettrodomestico siete nel posto giusto! Ecco alcuni consigli che vi consentiranno di rispondere alla domanda quale piano cottura scegliere, in base alle vostre esigenze e preferenze.

Le dimensioni del piano cottura

La prima cosa che dovete valutare per scegliere il piano cottura più indicato per le vostre esigenze sono le dimensioni dello stesso. La scelta dipende in primo luogo dalle vostre abitudini in cucina, ma anche dal numero dei componenti della famiglia. Solitamente la profondità è standard, ossia 51 centimetri, mentre la larghezza può variare dai 30 ai 90 centimetri, in al numero di fuochi (o zone di cottura) di cui il piano è dotato. Se amate cucinare e sperimentare, se solitamente preparate più cose contemporaneamente, se avete una famiglia numerosa o se spesso ospitate amici e parenti, il consiglio è di orientare la vostra scelta verso un piano cottura a 4 o 5 fuochi. Al contrario, se il vostro utilizzo del piano cottura è minimo, potrete anche optare per un elettrodomestico dalle dimensioni ridotte.

Il tipo di alimentazione

Altro fattore fondamentale da valutare prima di effettuare una scelta è quello del tipo di alimentazione. Preferite un piano cottura alimentato a gas o ad energia elettrica? Se sapete già la risposta a questa domanda siete un pezzo avanti! In caso contrario, più avanti vi forniamo le caratteristiche dei diversi piani cottura, con la speranza di aiutarvi a prendere una scelta consapevole.

Il materiale del piano cottura

Un’altra caratteristica molto importante che può influire sulla vostra scelta del piano cottura, è il materiale con cui esso è realizzato.

  • Acciaio inox: è il materiale più diffuso in caso di piani cottura a gas. È sì un materiale di design e indistruttibile, ma è anche molto delicato in termini di graffi e macchie. Richiede, infatti, una manutenzione accorta, poiché la superficie rischia di graffiarsi e macchiarsi facilmente.
  • Vetro: solitamente si utilizza per i piani a induzione, ma può essere scelto anche per quelli a gas o elettrici. È disponibile in svariate colorazioni differenti ed è molto facile da pulire. È resistente ai graffi e alle macchie, ma più delicato in caso di urti accidentali.
  • Smalto: anch’esso è disponibile in diverse colorazioni e, come nel caso dell’acciaio, deve essere pulito con spugne e prodotti specifici per evitare di rovinarne la superficie. Come quello in vetro, è resistente ai graffi e alle macchie, ma più delicato in caso di urti accidentali. Inoltre, anch’esso è molto semplice da pulire.
  • Vetroceramica: è disponibile nei colori bianco e nero, ma anche in combinazioni con l’acciaio. Per la pulizia si consiglia l’utilizzo di un sapone in crema e una spugna antigraffio.

Le tre tipologie di piano cottura

Ma veniamo ora al dunque e analizziamo le caratteristiche specifiche dei tre modelli di piano cottura: a gas, a induzione ed elettrico.

Piano cottura a gas

Si tratta della tipologia di piano più utilizzata e diffusa in commercio, oltre che quella più economica, molto semplice da accendere e da utilizzare, compatibile con tutti i tipi di pentole. Il piano cottura a gas è caratterizzato da una fiamma visibile che permette di controllare la potenza dei fuochi, facilmente regolabile. La fiamma viene erogata per mezzo dei bruciatori, che possono differenziarsi per grandezza, potenze ed energia prodotta. Quelli di ultima generazione, poi, sono dotati di valvola di sicurezza che arresta automaticamente il gas in caso di spegnimento accidentale della fiamma, di paracalore frontale e di accensione elettronica integrata. A seconda della modalità d’incasso distinguiamo i piani cottura a gas in tre categorie: sopratop, filotop o sottotop. Possono essere realizzati in acciaio inox, acciaio smaltato, in ceramica e in vetro temperato.

Di contro, l’istallazione dei piani cottura a gas è più complessa rispetto a quella degli altri modelli, così come la pulizia e la manutenzione delle griglie, dei bruciatori e delle candele. Inoltre, la dispersione dell’energia al momento dell’utilizzo può arrivare fino al 60%.

Bosch piano gas pgp6b6b80

Piano cottura a induzione

Nonostante il prezzo più elevato, i piani cottura a induzione sono sempre più diffusi negli ultimi anni. Diversamente da come avviene negli altri tipi di cottura, in questo caso la fiamma non è visibile, il calore è generato da campi elettromagnetici e quello che si disperde nell’ambiente è praticamente nullo: quasi il 90% dell’energia assorbita viene trasformata direttamente in calore per cucinare. In questo modo le pentole – e quindi il cibo – vengono riscaldati più velocemente, comportando di conseguenza anche un risparmio energetico. La sua istallazione è molto semplice ed è estremamente facile da pulire, ma bisogna stare attenti a non graffiare o rompere la superficie, ad esempio con urti accidentali.

Di contro, è necessario avere un contatore di energia elettrica più potente della media, in grado di sopportare i grandi carichi richiesti dal piano cottura, e si devono utilizzare pentole specifiche.

Piano cottura induzione HISENSE I6421C 4 zone nero

Piano cottura elettrico

Il piano cottura elettrico è sicuramente il meno diffuso, tuttavia è una soluzione robusta, economica, semplice da utilizzare e che richiede una facile manutenzione. Di contro, riscalda più lentamente i cibi rispetto alle altre due tipologie di piano cottura. Anche in questo caso la fiamma visibile è assente, così come le griglie e i bruciatori, garantendo anche una maggior stabilità di pentole e padelle. L’assorbimento energetico è però elevato e anch’esso necessita dell’utilizzo di pentole specifiche. Essendo il raffreddamento più lento, si deve fare attenzione a non scottarsi al termine della cottura: la superficie resta calda per molto tempo dopo lo spegnimento delle piastre. Inoltre, la pulizia non è semplicissima, in quanto cibi e liquidi traboccanti, per effetto del calore, rischiano di incrostarsi facilmente.


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