Telescopi rifrattori o riflettori: come scegliere il telescopio per bambini e ragazzi

L’astronomia è una scienza indiscutibilmente affascinante e avvicinare le persone ad essa fin da piccole è un’ottima scelta. È senza dubbio un passatempo divertente e allo stesso tempo costruttivo, che – perché no – potrebbe poi trasformarsi in passione. Se volete trascorrere del tempo prezioso e indimenticabile con i vostri bambini, lontani da monitor di cellulari, tablet, videogiochi e televisori, un’idea dunque è proprio questa: avventurarsi nella natura al calar del sole con torcia, bussola, mappa del cielo e binocolo, o ancora meglio telescopio. I piccoli saranno davvero entusiasti! In alternativa, per rendere l’astronomia una cosa da tutti i giorni, vi basterà anche solamente comprargli il telescopio… Quello giusto però! Scopriamo dunque come scegliere il telescopio per i bambini e i ragazzi: oggi principianti, un domani magari esperti astronomi!

Perché avvicinare i bambini all’astronomia

Prima di partire con le questioni più tecniche, però, vi spieghiamo brevemente perché è importante far vivere ai più piccoli in prima persona l’esperienza del cielo stellato. I motivi che rendono l’approccio all’astronomia un’ottima scelta sono davvero tanti, dunque iniziamo! Prima di tutto, come anticipato, l’astronomia è una via di fuga dai monitor: in un mondo come quello di oggi in cui i bambini trascorrono la maggior parte del loro tempo davanti agli schermi dei più disparati dispositivi tecnologici, vedere il mondo come è realmente, guardare il cielo, vivere la natura in prima persona, sono aspetti davvero importanti e spesso, purtroppo, trascurati. Le stelle poi sono il miglior navigatore che possa esistere, di sicuro il più antico e affidabile! Dunque studiare il cielo è anche un metodo ideale per imparare ad orientarsi, per capire la natura e i suoi fenomeni, per sapere a quale dei quattro punti cardinali ci si trova in ogni momento. Inoltre, alcuni aspetti che si esercitano durante lo studio delle stelle, come la pazienza e la capacità di apprendimento, diventano skills che i ragazzi si ritroveranno per il resto della vita.

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Come scegliere il telescopio

Ma arriviamo ora al dunque: quale telescopio scegliere per i bambini e per i ragazzi? In linea di massima distinguiamo due tipologie di questo strumento: i telescopi riflettori e quelli rifrattori. Per i bambini e i ragazzi andranno bene sia i telescopi riflettori che quelli rifrattori: più della tecnica, per i principianti l’importante è che lo strumento sia adatto alle loro capacità, che li faccia divertire e che dia loro soddisfazione. A seconda dell’età, ovviamente, si potrà optare per uno strumento più o meno professionale e tecnico. Per i più piccoli, ad esempio, è importante che esso sia facile e intuitivo, la parola d’ordine è divertimento! Per i bambini dai 6 ai 10 anni, invece, diventano importanti i dettagli e la qualità ottica dovrà essere buona. A partire dai 10 anni fino ai 14 circa, i giovani inizieranno ad essere più autonomi e a prendere dimestichezza con lo strumento, desiderando di ampliare i loro orizzonti. Dai 14 anni in poi, infine, possono essere considerati dei veri e propri adulti e avranno bisogno di strumenti sempre più professionali.

Telescopi rifrattori, riflettori e composti

A prescindere dalla tipologia di telescopio in questione, partiamo con il dire che questo strumento è stato studiato e realizzato per ottenere una grande quantità luminosa da parte delle stelle e degli altri corpi celesti. Ogni modello, poi, si differenzia per alcune caratteristiche specifiche e per il modo unico in cui “lavora”. Vediamo più da vicino le due tipologie principali di telescopio: rifrattore e riflettore.

Telescopi rifrattori

Il telescopio rifrattore ha un funzionamento semplicissimo: è un telescopio ottico che, attraverso l’utilizzo delle lenti, sfrutta appunto il fenomeno ottico della rifrazione, permettendo così di osservare le stelle e la maggior parte dei corpi celesti. Esatto, il difetto di questo strumento è proprio quello di non riuscire a inquadrare oggetti astrali dotati di luce debole, come ad esempio le stelle più lontane e meno luminose. Inoltre, essendo costruito con dei materiali molto resistenti, solitamente il telescopio rifrattore ha un peso piuttosto considerevole e, dunque, non è facile da trasportare. Tuttavia, utilizzare questa tipologia di telescopio è davvero semplice, non necessita di una grande manutenzione, è duraturo nel tempo, può essere utilizzato sia per osservazioni terrestri che astronomiche ed è dotato di un cavalletto che lo rende facile da montare.

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Telescopi riflettori

Il telescopio riflettore è probabilmente il modello più diffuso oggi, utilizzato sia da esperti che da principianti. Grazie a un apposito specchio di forma parabolica posizionato alla fine del “tubo”, lo strumento raccoglie la luce delle stelle e degli altri corpi celesti e la riflette poi sul fuoco della parabola. Da questo fuoco, infine, la fonte luminosa può essere analizzata e osservata. Diversamente da quello rifrattore, il telescopio riflettore non è dotato di un tubo sigillato, dunque richiede una regolare pulizia e manutenzione. Inoltre, se il telescopio rifrattore può essere utilizzato anche in ambiti non astronomici, come ad esempio per ammirare da vicino panorami terrestri o animali lontani, l’utilizzo del telescopio riflettore si limita all’osservazione dei corpi celesti. Tuttavia, permette di osservare in modo eccezionale tutti gli oggetti astrali, anche quelli meno luminosi, garantisce immagini nitide e di altissima qualità ed è realizzato con materiali leggeri, ma comunque resistenti, che lo rendono facilmente trasportabile.

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