Etichettatrice manuale o automatica: tutto ciò che c’è da sapere a riguardo

Etichettare in alcune occasioni è un’operazione davvero fondamentale. Pensate solamente a quanti oggetti d’utilizzo quotidiano, a casa o a lavoro, presentano un’etichetta: dai prodotti della grande distribuzione – come i saponi, le confezioni degli alimenti, i capi di abbigliamento, le bottiglie, i barattoli vari e così via – fino ai materiali utilizzati in ufficio – come i faldoni, le buste di corrispondenza, le lettere, le fatture… Etichettare può tornare molto utile anche per un uso domestico, per esempio per mettere in ordine l’armadio della biancheria, i documenti accumulati negli anni, i giochi dei bambini, la cantina, gli utensili da lavoro, gli articoli di ferramenta e così via: basterà una semplice etichetta per chiarire immediatamente il contenuto di qualsiasi scatolone o raccoglitore. Esistono in particolare due tipologie di etichettatrici: quella manuale e quella automatica. Ecco tutto ciò che c’è da sapere a riguardo!

A cosa serve etichettare

L’etichetta svolge un compito fondamentale: fornisce informazioni precise e dettagliate sull’oggetto al quale è apposta. Fornisce dunque le informazioni sul contenuto di un prodotto, sul prezzo, sull’origine degli ingredienti, sul nome del produttore, sulla data di scadenza, sui contenuti nutrizionali, sulla categoria di prodotto, sull’eventuali precauzioni e limitazioni, sull’indirizzo di spedizione, nonché le indicazioni per l’utilizzo stesso di un prodotto e il successivo smaltimento. Ancora, oltre a classificare merci, le etichette consentono di classificare gli effetti personali, di mettere ordine e di fare chiarezza. Insomma, come anticipato è senza dubbio uno strumento indispensabile, sia nell’ambito domestico che in quello lavorativo, oltre che nella grande distribuzione.

Etichettatrice automatica o manuale

In base al contesto d’utilizzo e alle esigenze di stampa, possiamo distinguere due tipologie di etichettatrici. Esistono infatti sostanzialmente due modi di etichettare i prodotti: uno in maniera meccanica, solitamente utilizzato in ambito professionale, per etichettare prodotti in grandi quantità e di grandi dimensioni, e l’altro in modo completamente manuale, solitamente utilizzato in ambito domestico o nei piccoli uffici.

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Etichettatrice automatica

Come suggerisce il nome, le etichettatrici automatiche procedono in modo automatico all’applicazione delle etichette sui prodotti. Le loro dimensioni sono piuttosto grandi e vengono utilizzate principalmente nella grande distribuzione, o in generale quando si deve etichettare una grande quantità di prodotti nel minor tempo possibile. Se si deve utilizzare un’etichettatrice automatica si devono prendere in considerazione tre fattori fondamentali:

  • Il senso di svolgimento: influenza il modo in cui le etichette sono posizionate sulla bobina e il verso col quale vengono applicate sulla confezione del prodotto.
  • L’anima interna della bobina: si tratta del tubo di cartone su cui vengono avvolte le etichette. La dimensione di questa componente è importante, poiché è questo l’elemento della bobina che deve adattarsi alla perfezione all’etichettatrice.
  • Il diametro esterno massimo: oltre alle dimensioni dell’anima della bobina, è necessario verificare anche il diametro esterno massimo, poiché varia in base all’etichettatrice automatica in questione. In base al diametro si dovranno acquistare le bobine delle giuste dimensioni.

Etichettatrice manuale

Le etichettatrici manuali, come anticipato, sono quelle solitamente utilizzate a casa o negli uffici e hanno dimensioni decisamente più contenute rispetto a quelle automatiche. In questo caso sarà sufficiente semplicemente staccare le etichette dalla bobina e applicarle a mano sul prodotto.

Diverse tipologie di etichettatrici: palmari o con desktop

Le due principali tipologie di etichettatrici disponibili in commercio sono quella palmare e quella con desktop. Vediamone le differenze.

Etichettatrici palmari

Le etichettatrici palmari corrispondono in poche parole a quelle manuali. Le dimensioni sono ridotte, a tal punto da stare nel palmo della mano, sono facilmente trasportabili, leggere, ergonomiche e di facile utilizzo. Alcuni modelli sono provvisti di uno schermo che riproduce in anteprima il contenuto dell’etichetta ed è possibile scegliere alcune caratteristiche come l’inserimento di simboli, la formattazione, la dimensione e lo stile del testo. Chiaramente in questo caso le etichette possono avere la dimensione massima del nastro su cui vengono stampate e dunque non è la soluzione indicata per chi necessita etichette di grandi dimensioni. Inoltre, non sono indicate per produrre etichette in grandi quantità e in tempi brevi. Solitamente questi dispositivi funzionano a batteria.

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Etichettatrici con desktop

Diversamente, le etichettatrici con desktop (ossia quelle automatiche) hanno peso e dimensioni maggiori, solitamente sono alimentate via cavo e non sono facilmente trasportabili. Vengono utilizzate nelle grandi aziende, nei magazzini e in generale nella grande distribuzione, in quanto consentono di stampare un numero elevato di etichette in poco tempo, anche di grandi dimensioni.

Come vengono stampate le etichette

L’inchiostro sta gradualmente lasciando il posto a tecnologie più innovative, efficienti ed efficaci. Ecco perché oggi le etichette vengono stampate tramite due tipologie di stampa: quella termica diretta e quella a trasferimento termico, troverete questi concetti approfonditi nell’articolo “Stampante a trasferimento termico e stampante a stampa termica diretta: cos’è e come funziona la stampante termica.

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Stampa termica diretta

Una testina posta all’interno dell’etichettatrice emana calore su nastri cartacei composti di materiale termosensibile, provocando un cambiamento di colore della carta nelle parti corrispondenti alla scritta o all’immagine che si intende stampare.

Stampa a trasferimento termico

Il colore viene rilasciato attraverso il surriscaldamento di un gas che fissa delle sostanze chimiche – ossia degli inchiostri speciali – sulla carta. Per stampare in questo modo, la stampante necessita di un nastro carbongrafico chiamato Ribbon, utilizzato proprio per trasferire l’inchiostro sul materiale da stampare. 

Su quale materiale stampare le etichette

Le etichette possono essere realizzate in diversi materiali. Solitamente questi si differenziano in base alla modalità di stampa, sia essa termica diretta o a trasferimento termico.

Materiali per la stampa termica diretta

Quando la stampa è termica diretta, si possono utilizzare tre tipologie di carta per le etichette:

  • Non protetta: è la soluzione più economica, nonché la meno duratura nel tempo.
  • Protetta: è leggermente più costosa, ma anche la durata della stampa sull’etichetta è maggiore.
  • Sintetica: è la soluzione più costosa, ma anche la più resistente al tempo, al sole e all’acqua.

Materiali per la stampa a trasferimento termico

Nel caso in cui la stampa sia a trasferimento termico, i materiali con cui sarà possibile realizzare le etichette sono davvero tanti. I principali sono: carta o pvc per etichette, polipropilene, poliestere, polietilene, carta opaca e materiali speciali resistenti all’acqua e agli strappi.

Formati e finiture

Per quanto riguarda i formati delle etichette, invece, dipendono esclusivamente dall’utilizzo che se ne deve fare. Solitamente si realizzano dunque forme, formati, grafiche e tagli personalizzati e diversi in base alle necessità. Infine, sempre in base all’utilizzo che si deve fare delle etichette, è possibile pensare anche a una finitura. Ecco alcuni esempi di finiture possibili: la verniciatura protettiva UV, la laminazione sia lucida che opaca, la stampa a caldo e la goffratura.


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