Sedie operative e sedie direzionali: quali sedie per ufficio scegliere?

Scegliere la migliore sedia per ufficio non è affatto cosa semplice. Ci sono una serie di valutazioni da effettuare prima di procedere all’acquisto di una seduta da lavoro: le principali cose da valutare riguardano le caratteristiche ergonomiche della sedia e la differenza tra sedie operative e sedie direzionali. In questo articolo cercheremo di fornire tutti gli elementi utili ad acquistare la giusta sedia da lavoro, in base alla sua ergonomicità e destinazione d’uso.

Caratteristiche di una buona sedia ergonomica

Le sedie per ufficio sono un vero e proprio strumento di lavoro per chi deve stare seduto alla scrivania per molte ore. È necessario quindi che sia estremamente confortevole, affinché garantisca il benessere del lavoratore ed eviti l’insorgenza di problemi posturali e dolori alla schiena. In due parole, bisogna scegliere una buona sedia ergonomica. Ciò significa tenere conto delle seguenti caratteristiche imprescindibili, che consentono postura corretta e comfort:

  • Meccanismo. È il vero e proprio motore della sedia, ne permette il movimento e le prestazioni e determina il peso della sedia professionale, che non deve essere inferiore agli 8/10 kg.
  • Ergonomia. Una sedia ergonomica è dotata di una serie di elementi, quali i braccioli regolabili, un supporto lombare, un’imbottitura e la possibilità di essere regolata anche in altezza.
  • Sicurezza. Le sedute da lavoro devono essere conformi alla norma europea EN1335 sui requisiti delle sedie da ufficio, tra cui la presenza di ruote morbide o dure (a seconda del pavimento), l’utilizzo di tessuti ignifughi e antimacchia e un sistema up&down che permetta di essere regolata in altezza senza l’uso di manopole.
  • Design. Non è essenziale per l’ergonomia di una sedia, ma se al design si associano vantaggi positivi per il benessere del lavoratore, anche questo elemento va preso in considerato. Un esempio sono le sedie con lo schienale in rete che, oltre ad avere un design moderno, sono altamente traspiranti.

Una volta definite le caratteristiche principali di una buona sedia per ufficio, bisogna individuarne la destinazione d’uso, così da decidere se conviene acquistare una sedia operativa o una sedia direzionale.

Le sedie operative per ufficio

Le sedie operative sono quelle più diffuse negli ambienti di lavoro, dato che sono le classiche sedute da scrivania, pensate per gli impiegati, i video terminalisti e i tecnici, ossia tutti coloro che passano molte ore seduti davanti al pc. E’ chiaro che il loro scopo è essere comode e funzionali, per permettere ai lavoratori di non imbattersi nel tempo in problemi di salute legati alla postura scorretta. Le sedie operative sono rivestite con materiali traspiranti, possono essere con o senza braccioli, ma tutte devono avere lo schienale reclinabile, le ruote e la possibilità di essere regolate in altezza.

Come suggerisce il nome stesso, si tratta di sedie funzionali, in cui l’aspetto prioritario da tenere in considerazione è la forma ergonomica e la comodità d’uso. Trattandosi di un elemento di arredo dell’ufficio, anche la scelta della sedia operativa deve rispondere a criteri di design ed estetica, che però vanno in secondo piano rispetto alla sua ergonomicità.

Le sedie direzionali per ufficio

Le sedie direzionali sono sedute di rappresentanza, che devo esprimere al primo sguardo l’immagine aziendale di chi le occupa. Sono ideate per chi ricopre una posizione di responsabilità all’interno dell’azienda: digerenti, presidenti, capi d’area e tutti coloro che occupano un ruolo diverso dal semplice impiegato. Le sedie direzionali si differenziano da quelle operative principalmente per l’alta qualità dei materiali e il design elegante e raffinato: alcuni le chiamano anche poltrone da ufficio, proprio a sottolineare la morbidezza dei tessuti e l’ampiezza della seduta.

Quindi, nelle sedie direzionali l’elemento predominante è il design, a discapito dell’ergonomia, che passa in secondo piano: si tratta di sedie comode, ma a cui mancano alcune caratteristiche delle sedie ergonomiche, come i tessuti traspiranti e il supporto lombare. Le sedie direzionali sono in genere più grandi, realizzate con tessuti pregiati, come pelle o ecopelle,  e forniscono subito un’immagine di autorevolezza e responsabilità a chi le occupa. Non a caso le sedie direzionali si trovano nell’ufficio dei dirigenti e nelle sale riunioni.

Altre tipologie di sedute da lavoro

Esistono altri due tipi di sedie da ufficio: in primis le cosiddette sedie visitatore. Si tratta di una particolare tipologia di seduta, pensata per essere utilizzata temporaneamente, per brevi periodi di tempo. E’ il caso delle sedie per sale d’attesa, delle sedie conference e delle sedie pieghevoli, ma anche delle panche con sedute imbottite o con le doghe in legno. La caratteristica principale delle sedie visitatore è la leggerezza e la possibilità di essere impilate, ad esempio in caso di convegni. L’aspetto ergonomico passa in secondo piano, perché queste non sono sedie da scrivania, ma sedie che verranno utilizzate solo da eventuali ospiti.

Infine, chiudiamo questa breve guida sulle sedie da lavoro con un’ultimo tipo di seduta: lo sgabello. A discapito di quello che si possa pensare, gli sgabelli non sono necessariamente meno comodi delle sedie, soprattutto se si sceglie uno sgabello ergonomico. Innanzitutto perché gli sgabelli possono raggiungere un’altezza maggiore delle sedie, pertanto sono adatti in caso di scrivanie da lavoro alte, ma anche perché hanno un design più moderno, che aggiunge un tocco di design in più all’arredo dell’ufficio. Gli sgabelli migliori sono dotati di una seduta comoda e di un anello poggiapiedi, così da non affaticare le gambe: sono la soluzione ideale vicino al bancone di un bar o di un ristorante, ma possono essere la scelta giusta anche in ufficio, per fornire una seduta più maneggevole e poco ingombrante.


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