Gli accessori necessari per una postazione di lavoro ergonomica

L’ergonomia è la scienza che analizza le interazioni tra l’uomo e gli altri elementi del sistema di cui fa parte: macchine, prodotti, altre persone. L’obiettivo di questa scienza è migliorare le condizioni di vita e di lavoro dell’uomo, garantendogli una condizione di benessere nel luogo in cui vive e lavora. Questo termine ha trovato ampia diffusione nel mondo del lavoro, dove le persone si trovano a condividere lo spazio ed interagire con tantissimi strumenti e accessori necessari per la sua attività.

In questo articolo andremo ad analizzare quali sono e come sono fatti gli accessori necessari per organizzarsi una postazione ergonomica e migliorare la qualità del lavoro e del tempo speso in ufficio.

Supporti e accessori ergonomici

L’ergonomia si applica al contesto lavorativo già in fase di progettazione degli spazi e arredamento degli ambienti, mettendo in primo piano il benessere e il comfort dell’individuo, prima degli aspetti estetici o economici (su questo argomento rimandiamo a “Ergonomia, ovvero come progettare un ufficio all’insegna del benessere”).

Ci sono poi moltissimi accessori e supporti che concorrono a trasformare un ufficio in un luogo di lavoro ergonomico: vediamo quali sono e come devono essere progettati al fine di garantire il benessere del lavoratore nel posto di lavoro.

Caratteristiche di una scrivania ergonomica

Ci sono dei parametri precisi da rispettare affinché una scrivania possa definirsi “ergonomica”.

  • Profondità. La scrivania deve essere profonda almeno 80 cm e larga 120, in modo da poter contenere comodamente tutti gli strumenti di lavoro necessari (monitor, tastiera, portadocumenti).
  • Altezza. L’altezza della scrivania deve essere regolabile, in modo da potersi adattare alle diverse altezze di chi la usa. Una scrivania adatta a lavorare solo da seduti deve avere un’altezza regolabile da un minimo di 68 cm ad un massimo di 82 cm. Una scrivania per lavorare in piedi deve potersi regolare in altezza tra i 68 cm e i 125 cm.
  • Stabilità. La scrivania non deve muoversi o vibrare mentre la si usa.
  • Spaziosità. Oltre alla profondità in superficie, la scrivania deve garantire ampio margine di movimento anche a gambe, ginocchia e piedi.

Caratteristiche di una sedia ergonomica

Scegliere una sedie ergonomica è fondamentale per garantire il benessere del dipendente nel luogo di lavoro. Infatti la sedia sbagliata può portare ad assumere una postura scorretta della schiena, con inevitabili conseguenze a lungo termine sulla salute psico-fisica di chi la usa. (Per maggiori informazioni rimandiamo a “Sedia ergonomica per ufficio: caratteristiche e requisiti tecnici per scegliere quella giusta“)

Queste sono le principali caratteristiche che deve avere una sedia ergonomica:

  • Rotelle. Le sedie da ufficio devono essere dotate di rotelle, possibilmente morbide sui pavimenti duri (parquet, gres, mattonelle) e dure sui pavimenti morbidi (moquette).
  • Supporto lombare. Inalternativa va bene anche lo schienale regolabile, l’importante è che la schiena si possa appoggiare comodamente, rimanendo dritta senza piegarsi in avanti.
  • No ai braccioli. Diversi studi hanno dimostrato che la presenza dei braccioli porta il lavoratore ad assumere una postura scorretta e ostacola l’avvicinamento della sedia al piano di lavoro.
  • Regolabile. La sedia ergonomica deve potersi regolare in altezza, ma deve avere anche un meccanismo di regolazione dello schienale, con possibilità di blocco in tutte le posizioni.

Quando è necessario il poggiapiedi

Erroneamente in molti pensano che il poggiapiedi sia un accessorio ergonomico utile e comodo a tutti. In realtà se viene utilizzato quando non è necessario rischia invece di essere dannoso per la postura. Quando è necessario usare queste pedane ergonomiche? Questo strumento è utile solo nel caso in cui una persona sia di statura talmente bassa da non riuscire a toccare a terra con i piedi, nonostante abbia regolato sedia e scrivania. In tutti gli altri casi è sufficiente verificare che le ginocchia formino un angolo retto e si trovino all’altezza dei fianchi: se così è, il poggiapiedi è un accessorio inutile.

Come rendere ergonomici gli strumenti di lavoro

Esistono poi tutta una serie di strumenti di lavoro aggiuntivi, la cui funzionalità ergonomica viene spesso sottovalutata. Si tende a pensare che bastino sedia e scrivania per rendere un ufficio ergonomico, quando invece sarebbe opportuno che anche altri accessori rispondessero a determinati criteri, pensati sempre per migliorare il benessere e la salute del lavoratore. Di seguito elenchiamo alcune indicazioni utili da seguire per organizzarsi un ufficio davvero ergonomico.

Disposizione ergonomica dello schermo

Esistono delle regole molto precise su come posizionare lo schermo del pc, al fine di evitare un eccessivo affaticamento degli occhi e della nuca.

  • Mantenere una distanza tra occhi e schermo, che va da un minimo di 50 cm ad un massimo di 80 cm, a seconda della grandezza dello schermo.
  • Se lo schermo supera i 19 pollici, la sua distanza dal piano di lavoro non deve superare i 5 cm, in modo che gli occhi si trovino esattamente al centro del monitor e non sia necessario sollevare la testa per guardare.
  • In caso di utilizzo del pc portatile, al lavoratore deve essere messo a disposizione un monitor, una tastiera e un mouse esterni.

Scelta di tappetini mouse e poggiapolsi

Altra scelta consigliabile per organizzarsi una postazione ergonomica è l’utilizzo di un tappetino con poggiapolso , che permette di appoggiare i polsi e riduce l’affaticamento delle braccia durante l’uso del mouse. In commercio ne esistono moltissime varianti, ma i migliori sono i poggia polsi in gel, perché più morbidi e flessibili.


Consulta altro su: